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FICO Eataly World, Bologna


Il più grande parco agroalimentare del mondo

A FICO (acronimo di Fabbrica Italiana COntadina) gli oltre otto ettari di superficie coperta racchiudono 9 mila metri quadrati di botteghe gastronomiche, 40 “fabbriche” in rappresentanza di altrettante aziende e consorzi, mercati, 45 tra ristoranti e chioschi, aree espositive, sei aule didattiche, l’agribottega dei bambini e un centro congressi.

Paolo Castelli S.p.A si è occupata della realizzazione, tra le altre, delle 6 giostre multimediali dislocate lungo il percorso ( L’Uomo e il fuoco, L’Uomo e gli animali, L’Uomo e la terra, L’Uomo e il mare, L’Uomo: dalla terra alla bottiglia, L’Uomo e il futuro). Aree dove la tecnologia più d’avanguardia è al servizio della funzione didattica del parco, estendendo la sua esperienza reale ed educativa al nuovo mondo digitale, aggiungendo al contempo spettacolarità.

Si aggiungo, tra gli interventi, alcuni dei punti vendita e ristoro più interessanti dell’intero itinerario come il Salumificio Medeo&Savigni, dedicato al salume nero di Calabria e Toscana, e il ristorante stellato riminese “Il mare di Guido”, che all’interno di FICO ha deciso di portare le sue specialità di pesce in un’atmosfera che richiama l’ambiente marino della riviera con gazebo in legno, vele e vasche di sabbia “romagnola”, che segnano il perimetro della sala.

Inoltre sono state curate le realizzazioni di tre tra le fabbriche-botteghe dedicate alle eccellenze italiane: SfogliAmo per la pasta fresca, il forno Calzolari, William Di Carlo per i confetti di Sulmona, Amarelli/Fallani ovvero liquerizia e caramelle, con un piccolo spazio espositivo ispirato al museo della liquerizia di Rossano Calabro. Molto interessante è il progetto, e relativa realizzazione, delle Librerie.coop su una superficie di circa 600 mq, che si sviluppa su più livelli con un elemento centrale che richiama la struttura stilizzata di un grande albero della cultura.

Anche le aree della Fondazione, dell’Arena centrale e delle sale conferenze sono state interamente curate da Paolo Castelli S.p.A, che ha abbracciato con professionalità e capacità il progetto nazionale più importante dedicato alla cultura agroalimentare italiana.