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Skyway, Monte Bianco


La PAOLO CASTELLI S.p.A. ha raccolto l’ennesima entusiasmante sfida, l’allestimento delle Nuove Stazioni Funiviarie del Monte Bianco.
Il progetto generale, ha interessato la costruzione di tre impianti, Pontal d’Entrèves, Pavillon e Punta Helbronner situate corrispettivamente a quota 1300 – 2400 – 3500 mt, un’opera unica per dimensioni, complessità, avanguardia tecnologica e per il contesto naturale che lo ospita.

Le aree d’intervento della PAOLO CASTELLI S.p.A. hanno riguardato spazi molto diversi tra loro: sono stati realizzati arredi su misura e forniti arredi seriali sia per le suggestive ed accoglienti ambientazioni di ristoranti, bar, sale espositive, che per aree più funzionali quali cucine e uffici:
Sky way Cafè, Pontal d’Entrèves: un bar e un ampio spazio dedicato all’accoglienza e alla sosta in attesa della salita sul tetto d’Europa.

L’accostamento del legno con l’acciaio e le lastre ceramiche crea un mix materico evocativo della terra e della natura: una rilettura moderna di uno spazio che rimanda all’uso tradizionale e locale dei rivestimenti lignei.
Ristorante Bellevue, Stazione Pavillon: un ambiente elegante con 2 sale da 100 e 50 posti. La prima, Sala du Peuterey, definisce uno spazio dedicato agli incontri con i sapori della tradizione e non solo, in un’atmosfera raffinata con arredi e finiture in tonalità scure. Sala Dames Anglaises è un ristorante esclusivo con un particolare rivestimento parietale che evoca le vette del Gruppo Monte Bianco, caratterizzato da tagli obliqui e andamento a blocchi trapezoidali irregolari. Nell’area, anche lo Skyway Montebianco Store, ilpiccolo spazio dedicato agli acquisti, è stato arredato dalla Paolo Castelli S.p.A.

Sala Cristalli Helbronner e Bistrot des Glaciers, Stazione Punta Helbronner: la sala raccoglie la prestigiosa collezione di Cristalli del Montebianco. L’utilizzo della lamiera nera crea lo spazio neutro nel quale le gemme esposte risaltano in un gioco di vetri, specchi e luci direzionali. Il Bistrot si apre su un panorama unico al mondo con cui dialoga grazie all’unità cromatica e formale dello spazio.

L’infrastruttura funiviaria non rispecchia lo stereotipo dello “stile alpino” ma adotta forme e linguaggi contemporanei caratterizzate da volumetrie importanti, grandi strutture a vista ed estese superfici vetrate che consentono di ammirare la maestosità di un paesaggio straordinario.

Una curiosità degna di nota è data dall’ aspetto logistico che ha ricoperto un ruolo fondamentale per la realizzazione di questo progetto. Tutti gli arredi e i materiali sono stati trasportati in alta quota grazie all’ausilio di speciali mezzi di trasporto e di elicotteri.

Photo Daniele Domenicali